L'outing del presidente ultras - Outing of the ultras president [Multilanguage]

Sta facendo molto discutere sui social network la presenza del presidente della FIFA, Gianni Infantino, sulle tribune di San Siro, gomito a gomito con la dirigenza nerazzurra, in occasione della partita di campionato tra Inter e Cagliari, andata in scena ieri sera e valevole per la trentaduesima giornata di campionato.

Non è naturalmente la prima volta che il numero uno del calcio mondiale si reca negli impianti disseminati sul globo ad assistere a match più o meno di cartello, così come non è stato infrequente ultimamente scorgere tra i tifosi VIP dell'impianto milanese il presidente dell'UEFA, Alexander Ceferin, accompagnato dal suo vice, Gabriele Gravina.

Nulla di male ovviamente, che le istituzioni del calcio presenzino di tanto in tanto alle partite più importanti o a semplici giornate di campionato. E' il loro lavoro, si dirà, ma se nella pressoché totalità dei casi detti personaggi si sono limitati a mostrare la faccia alle telecamere, per la prima volta ieri si è andati ben oltre.

_{Una vista interna dello stadio Giuseppe Meazza di Milano. POAN68, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons}

Infantino non si è accontentato infatti di assistere alla gara da semplice spettatore, ma ha vissuto i novanta e rotti minuti della sfida senza preoccuparsi di celare il suo smaccato tifo per i nerazzurri. Il presidente della FIFA aveva dichiarato già anni fa, al momento della sua elezione, di essere un tifoso dell'Inter, ma un conto sono le dichiarazioni rilasciate a qualche quotidiano, altro il mostrarsi smaccatamente di parte durante un match di calcio tra due squadre che dovrebbe rappresentare esattamente alla stessa maniera.

E' il calcio del nuovo millennio, dove a nessuno importa che le sorti delle squadre vengano in qualche modo condizionate da magistrati tifosi e odiatori o da politici ultras, né che i vertici mondiali di questo sport abbandonino l'imparzialità richiesta dal ruolo, dichiarandosi e mostrandosi al mondo apertamente di parte. Tutto è sdoganato, alla luce del sole: all'appello mancano ormai solo gli arbitri, ma di questo passo ci arriveremo presto (Doveri, ad esempio, è già stato pizzicato in aeroporto con uno zainetto dell'Inter?)

Chi riveste cariche così importanti, come quella di Infantino, dovrebbe mostrarsi sempre imparziale, in qualunque situazione, per non destare sospetti. Vi immaginate un'eventuale partita del mondiale per club nella quale l'Inter venga favorita da un episodio arbitrale dubbio? Quante polemiche si potrebbero scatenare, visto l'outing dell'italo-svizzero?

_{Il presidente dell'Inter, Steven Zhang. Quirinale.it, Attribution, da Wikimedia Commons}

Possibile che Infantino, da uomo navigato qual è, non comprenda il clamoroso autogoal che la sua notte da ultras a San Siro avrebbe procurato? Difficile, tanto che secondo molti la sua presenza sia da interpretare in un'ottica particolare, una sorta di rassicurazione nei confronti di eventuali investitori che intendano rilevare le macerie lasciate da Zhang.

Se dovessimo mettere in parafrasi quanto sopra, secondo le teorie che circolano sul web, ne uscirebbe più o meno qualcosa del genere: "Non vi preoccupate, il club non fallirà. Mettete i soldi e pensate a fare grande la squadra, che in un modo o nell'altro le pendenze finanziarie verranno aggiustate. Ci metto la faccia..."

Insomma, una forzatura del suo ruolo piuttosto inopportuna, ma diventata necessaria per un bene superiore. Secondo altri pero, questa sarebbe una sorta di mossa disperata: l'Inter è talmente indebitata che nessun compratore si è ancora palesato, nonostante la mediazione di Infantino, e la sua presenza a San Siro sarebbe da leggere come una sorta di ultima spiaggia, l'artiglieria più pesante che si possa schierare per tentare di salvare il club.

_{Evan N'Dicka, Sven Mandel, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons}

Fantasie? Complottismi? O in tutto questo è ravvisabile un fondo di verità? Staremo a vedere. Intanto, in totale antitesi con la figura poco edificante rimediata dal presidente della FIFA, è bene sottolineare lo splendido comportamento del pubblico di Udine, che in seguito al malore patito in campo dal romanista N'Dicka, non ha esitato un attimo ad obbedire alla richiesta di silenzio del medico sociale giallorosso, al fine di ascoltare con chiarezza i battiti del cuore del calciatore.

Che per fortuna, dopo lo spavento, sembra essersi ripreso e si trova ormai fuori pericolo. Nessuna polemica neanche dopo la sospensione del match, perché in fondo, anche se molti sembrano averlo dimenticato, esiste un confine dove il "gioco" del calcio finisce ed inizia la vita reale.

Statemi bene, alla prossima!