Malgrado tutto si vive 🇮🇹🇬🇧
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🇮🇹
In questo miei primi 35 giorni sull'isola nella striscia quotidiana MOMENTI TUNERI vi ho fedelmente raccontato la situazione che si è vissuta nella parte orientale del paese.
Uragani, terremoti, apagones, prezzi (per loro) alti e via discorrendo.
Situazioni che da noi sarebbero inconcepibili perché in un sistema capitalistico un apagone impedirebbe la produzione, creerebbe rivolte, favorirebbe assalti ai negozi ecc ecc.
Qua' malgrado tutto questo si vive.
La gente, compatibilmente con le possibilità economiche, quando può fa festa, ogni occasione è buona.
La mia impressione e che malgrado tutto alla fine continuino a campare decisamente meglio di noi.
Se la carne de puerco è troppo cara c'è il pollo, se manca ci sono il picadillo e la salsiccia.
Se non possono permettersi Havana Club bevono un altro tipo di rhum.
Le cose sono complicate ma loro le vivono con una leggerezza a noi sconosciuta.
Tengono duro, magari peleano col mondo ma si alzano al mattino decisamente meno incazzati di come capita da noi....e magari non c'è corrente.
Voglio dire che a prescindere dalle difficoltà Cuba e i cubani vanno avanti.
Chi lascia il paese sogna già il momento in cui potrà tornarci, magari per un breve periodo perché la vita fuori di qua' impone sacrifici e noi lo sappiamo bene.
Tutti sperano in tempi migliori ma intanto si aggrappano al presente con le unghie e coi denti cercando di non mollare di un centimetro.
Come dicono da queste parti...Seguimo en Combate.
🇬🇧
MOMENTI TUNERI
DESPITE EVERYTHING...
In my first 35 days on the island, in the daily strip MOMENTI TUNERI I have faithfully told you about the situation experienced in the eastern part of the country.
Hurricanes, earthquakes, apagones, high prices (for them) and so on.
Situations that would be inconceivable here because in a capitalist system an apagone would impede production, create riots, encourage attacks on shops etc. etc.
Here, despite all this, we live.
People, within their economic means, party when they can, any occasion is a good one.
My impression is that despite everything, in the end they continue to live much better than us.
If the carne de puerco is too expensive, there is chicken, if it is missing, there is picadillo and sausage.
If they can't afford Havana Club, they drink another type of rum.
Things are complicated but they live them with a lightness unknown to us.
They hold on, maybe they peel with the world but they wake up in the morning definitely less pissed off than we do....and maybe there's no electricity.
I want to say that regardless of the difficulties Cuba and the Cubans move forward.
Those who leave the country already dream of the moment when they can return, maybe for a short time because life out there requires sacrifices and we know it well.
Everyone hopes for better times but in the meantime they cling to the present with tooth and nail trying not to give up an inch.
As they say around here...Seguimo en Combate.
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