Non ho dubbi sul fatto che ciò accada, ma è bene che l'Italia si tolga presto dalla testa le strane idee che stanno circolando in queste ultime ore e che vorrebbero per la nostra Nazionale addirittura più vantaggiosa una conclusione del girone al secondo posto, al fine di evitare Belgio e Francia nel proseguimento del torneo, piuttosto che terminare il raggruppamento in testa.

Lasciar strada al Galles nella partita di domenica, per avere maggiori chanches a disposizione di percorrere ulteriore strada nel torneo continentale: una teoria non solo anti-sportiva, ma maledettamente pericolosa anche in termini di autostima e certezze, tanto faticosamente create in questi tre anni dal nuovo Commissario Tecnico, Roberto Mancini.

Non che in passato non si sia assistito a questo tipo di sotterfugi vergognosi: i più appassionati tra voi ricorderanno la scandalosa partita del mondiale di volley del 2010 tra Brasile e Bulgaria, quando entrambe le squadre giocarono non solo prive di buona parte dei titolari, ma anche sbagliando volontariamente i colpi più elementari, al fine di perdere il primo posto nel girone e non essere accoppiati alla temibile Nazionale cubana.

I protagonisti di quello scempio (la partita venne alla fine vinta 3-0 dalla Bulgaria) ammisero candidamente di aver cercato volontariamente la sconfitta per garantirsi un cammino più agevole, sostenendo di fronte alla riprovazione del pubblico come questi comportamenti fossero piuttosto usuali nel mondo dello sport. Insomma, una vera e propria vergogna che di sportivo non ha proprio nulla.

Tuttavia fermarsi a fare troppi calcoli sul futuro, nello sport come nella vita. rischia di essere un esercizio non solo inutile, ma a volte anche dannoso. Nessuno può garantire che Belgio e Francia, ad esempio, benchè favorite, possano effettivamente continuare a percorrere una strada senza intoppi, così come è pericoloso credere che altre avversarie meno quotate non possano riservare ugualmente dei grattacapi alla nostra Nazionale.

Quanto sarebbe folle presentarsi agli ottavi di finale reduci da una sconfitta, per quanto in qualche modo voluta, con i relativi strascichi e malumori che questi eventi sempre si portano con sé? Conoscendo Roberto Mancini e la sua mentalità vincente, possiamo stare tranquilli che questa ipotesi non verrà presa minimamente in considerazione all'interno dell'ambiente azzurro, nonostante qualche cambio si rivelerà obbligato al fine di far tirare il fiato ad alcuni titolari.

L'ex allenatore di Manchester City e Inter fortunatamente sa bene che dichiarare in partenza di voler evitare alcune squadre, corrisponde ad un nemmeno troppo implicito atto di sottomissione alle stesse; un po' come se si volesse ammettere a tutti che la squadra è forte e si diverte, ma solo quando non c'è da giocare contro quelli veramente bravi.

Il ripescamento della teoria dello "scansarsi", tanto folle e sconsiderata, poteva uscire solo dalle menti di alcuni pseudogiornalisti sportivi italiani, quelli che ogni due per tre sono pronti ad abbaiare alla luna tutto il loro sdegno per un errore arbitrale (chiudendo gli occhi naturalmente su quelli che a loro non conviene commentare) ma che ignorano i più basilari concetti di sportività.

L'Italia affronterà il Galles per vincere, possibilmente di goleada come accaduto nelle prime due partite, e per mandare un ulteriore segnale anche a tutte le possibili avversarie future:

Noi ci siamo e non abbiamo paura, cercate di fare lo stesso anche voi...

Public domain image

Nella giornata di ieri è giunta una notizia molto triste per tutto il mondo del tifo juventino e per gli appasisonati di calcio italiani in generale: nella notte è morto a Torino per un'insufficienza cardiaca Giampiero Boniperti, ex giocatore presidente e bandiera della Juventus e della Nazionale italiana. Aveva 93 anni, dei quali una buona parte trascorsi nel mondo del calcio.

E' strano notare come ci riesca ad affezionare a determinati personaggi, quando questi ultimi in realtà nemmeno conoscono la tua esistenza. Ieri sera ad esempio, mentre guardavo la partita tra l'Inghilterra e la Scozia, la regia indugiava spesso sul C.T. dei padroni di casa, Gareth Southgate, fiero avversario dell'Italia tra la fine degli anni '90 e i primi del nuovo millennio, e io non potevo che provare simpatia per lui.

Alcuni atleti o personaggi famosi sono legati indissolubilmente a momenti della nostra vita e quando questi vengono a mancare quasi ci sembra che portino via anche un pezzo delle nostre memorie. E' stato così per Boniperti, che io ricordo legato ai colori della Juventus praticamente da quando sono nato, benchè in realta lo fosse da molto prima.

Da bambino uno dei primi regali che ricevetti inerente al mondo calcistico fu proprio Giampi, la mascotte della Juventus di allora: era una specie di pupazzo a forma di cagnolone, con i capelli alla Gullit vecchia maniera che gli coprivano gli occhi e con indosso la maglia della squadra, chiamato così in onore di Boniperti.

A lui si deve l'invenzione del concetto di "stile Juventus", quel particolare tipo di attitudine nei confronti delle vicende calcistiche, positive o negative che fossero, attento a non andare mai sopra le righe. Stile che con buona probabilità, come sostenuto dai detrattori della Vecchia Signora, oggi giorno non esiste più, così come non esistono più personaggi come Boniperti, che hanno legato tutta la loro vita ad una sola maglia.

L'immagine dell'ex presidente, seduto sulla panchina dove la leggenda vuole sia stata fondata la società accanto ad Alessandro del Piero, la notte dell'inaugurazione dello Juventus Stadium, è uno dei momenti destinati a rimanere nella storia del club, e forse l'ultima immagine pubblica di Boniperti legata alla Juventus. Ed è così che molti lo ricorderanno, leggenda tra le leggende in una notte magica.

​

Photo by geralt (Pixabay), CC0

• Scontri di tifosi con le forze dell'ordine per le strade di Londra, dopo la partita Inghilterra-Scozia: 30 persone arrestate.
• Vittoria per l'Argentina nella seconda giornata della Coppa America: 1-0 all'Uruguay con rete di Guido Rodriguez.
• Zlatan Ibrahimovic è stato operato al ginocchio: tornerà tra due mesi.
• Vittoria per la Nazionale femminile di basket nella seconda partita degli Europei: 77-61 al Montenegro.