Oltre i progressi della cybersicurezza, tra distrazioni ed errori di competenza, l'anello debole resta l'essere umano.
Ben il 68% degli attacchi sfrutta le ingenuità commesse in fase di programmazione e di crittografia.
Ci sono 2 categorie principali: "errori di competenza", distrazioni su operazioni di routine, come non eseguire un backup o un aggiornamento; "errori di conoscenza", in cui mancano esperienza e consapevolezza, come cliccare su un link sospetto o scegliere password poco affidabile.
il Governo USA ha redatto un "Piano strategico federale per la ricerca e lo sviluppo della sicurezza informatica", contenente 3 linee guida studiate per ridurre il problema nei prossimi anni:
- aggiornare le password, per aumentare la sicurezza, servono pass-key lunghe e uniche per ogni account, evitando di usare sempre le stesse; combinando lettere, numeri e simboli e mai ispirarsi a qualcosa di riconducibile a sé stessi;
- diffidare, gli hacker spesso si infiltrano grazie a link apparentemente innocui inviati via email, sms o social media;
- aggiornare, la mancata manutenzione dei dispositivi espone gli utenti a pericolose vulnerabilità, attivare gli aggiornamenti automatici e fare manutenzione regolare dei propri netbook e smartphone è in grado di difenderci da molte minacce comuni.
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