Secondo il rapporto Adaptation Gap Report 2024, per finanziare le strategie di adattamento agli shock climatici, i Paesi in via di sviluppo avrebbero bisogno di una quota aggiuntiva compresa tra i 187 e i 359 miliardi di dollari all'anno, rispetto ai 28 miliardi di dollari complessivi stanziati nel 2022 dalle Nazioni ricche.
È l'adaptation gap, il divario esagerato, tra i bisogni dei Paesi più vulnerabili ai disastri climatici, e che meno hanno contribuito alle emissioni di gas serra accumulate negli ultimi decenni, e i fondi messi a disposizione dai Paesi ad alto reddito, che hanno costruito il loro benessere anche inquinando irreversibilmente l'atmosfera.
Per implementare piani di adattamento al passo con la velocità di avanzamento del riscaldamento globale serve un impegno economico che permetta di immaginare strategie di adattamento non più soltanto reattive, ma pianificate e strutturali, con una visione a lungo termine.
Per esempio: progetti per fronteggiare piogge torrenziali o scarsità idrica, o per coltivazioni più resistenti alle ondate di calore e alla siccità; piani per dislocare al sicuro le comunità costiere.
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