Qualificazioni ai mondiali: una strada più agevole e una da evitare - World Cup qualifying: an easier path and one to avoid [MULTILANGUAGE]

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EOZyo, Public domain, via Wikimedia Commons

OBIETTIVO DA NON FALLIRE

Su queste colonne ero ancora in debito di un'analisi dei sorteggi avvenuti a Zurigo venerdì scorso, riguardanti i gironi europei di qualificazione ai prossimi mondiali del 2026. Ho sempre considerato il momento dell'estrazione dei nomi uno dei più adrenalinici, nonché molto importante, in grado di determinare spesso le fortune o le sfortune delle partecipanti ancor prima che il pallone inizi a rotolare.

Per decidere gli accoppiamenti sono stati creati dodici gruppi, ciascuno dei quali contenente quattro o cinque squadre. Le vincitrici di ognuno di essi si qualificheranno direttamente alla rassegna iridata che si terrà tra Stati Uniti, Messico e Canada, mentre le dodici seconde, più le quattro non già qualificate che hanno ottenuto i risultati migliori in Nations League, dovranno invece passare per le forche caudine del doppio play-off (semifinali e finale).


Cristiano Ronaldo, miglior marcatore delle qualificazioni europee con 36 goal all'attivo in 47 partite disputate. Tasnim News Agency, CC BY 4.0, via Wikimedia Commons

Quattro di questi gruppi sono già definiti, mentre gli altri otto attendono i risultati dei quarti di finale di Nations League, per collocare le vincenti nei gironi da quattro squadre e le nazionali eliminate in quelli con un avversario in più.

Il destino dell'Italia pertanto, nonché quello delle sette "sorelle" che dovranno affrontare a marzo la fase ad eliminazione diretta del nuovo torneo UEFA, prenderà due strade diverse, a secondo del risultato ottenuto.

Qualora gli azzurri riuscissero a battere la Germania e qualificarsi per le semifinale, si giocherebbero la partecipazione al mondiale nel Gruppo A, insieme a Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo, ma se fossero i tedeschi ad avere la meglio in Primavera, ci toccherebbe un grado di difficoltà un po' più elevato, nel Gruppo I, con Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia.

In entrambi i casi, almeno sulla carta, i nostri rimarrebbero favoriti per il raggiungimento del primo posto, ma un conto sarebbe doversela vedere con Lobotka e Skriniar, ottimi giocatori ma non certo fenomeni, un altro dover affrontare lo spauracchio Erling Haaland, fuoriclasse immarcabile quando al top della forma.


Il fuoriclasse norvegese, in forza al Manchester City, Erling Haaland. Hameltion, CC BY-SA 4.0, da Wikimedia Commons

Essere inseriti in un girone da sole quattro squadre permetterebbe poi il vantaggio non da poco di saltare un paio di turni di partite ufficiali, rimpiazzati da semplici amichevoli che offrirebbero la possibilità di non spremere troppo i titolari ed eventualmente provare qualche soluzione alternativa emersa dal campionato.

Battere i tedeschi non sarà facile, ma l'Italia ha le carte in regola per rendersi il percorso verso i mondiali un po' meno complicato, cosa che, alla luce anche delle due mancate qualificazioni nel 2018 e nel 2022, sarebbe quanto mai auspicabile.

Venendo alle altre "grandi" d'Europa, il sorteggio più bizzarro è quello toccato a Spagna e Olanda, anch'esse accoppiate nei quarti di finale della Nations League: chi prevarrà infatti, finirà paradossalmente ad affrontare le avversarie più scomode (Turchia, Georgia e Bulgaria), mentre chi lascerà la competizione, pur venendo inserita in un gruppo da cinque squadre, troverà probabilmente la strada spianata verso il mondiale, finendo a duellare con Polonia, Finlandia, Lituania e Malta.


Calciatori della Spagna indossano la maglietta celebrativa per la vittoria ad Euro 2024. Ministry of the Presidency. Government of Spain (Attribution o Attribution), da Wikimedia Commons

La vincente del quarto di finale tra Francia-Croazia se la vedrà con Ucraina, Islanda ed Azerbaijan, ma non andrà male nemmeno all'altra, che dovrà affrontare Repubblica Ceca, Montenegro, Far Oer e Gibilterra.

Facile anche il compito della semifinalista di Nations League che emergerà dalla sfida tra Portogallo e Danimarca, inserita nel girone con Ungheria, Irlanda e Armenia, mentre l'altra sarà costretta a chiedere strada ad avversari leggermente più ostici come Grecia, Scozia e Bielorussia.

Infine, nei quattro gruppi già definiti, la strada leggermente più ripida è quella che dovranno percorrere gli inglesi, accoppiati con Serbia, Albania, Lettonia ed Andorra. Leggermente meglio è andata al Belgio, che pur dovrà sudare per ottenere il primo posto nel girone composto da Galles, Macedonia del Nord, Kazakisthan e Liechtenstein.

Non facile il girone della Svizzera, la cui sorte ha riservato mine vaganti come Svezia, Slovenia e Kosovo, mentre più indecifrabile il Gruppo H delle "cenerentole", Austria, Romania, Bosnia, Cipro e della mitica Repubblica di San Marino, fresca di storica promozione in Lega C di Nations League.

Statemi bene, alla prossima!

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