☠️ La Banca Centrale Europea intensifica le critiche a Bitcoin, proponendo misure drastiche per limitarne l'impatto sociale ed economico.
☠️ La BCE ha pubblicato un rapporto controverso che solleva la possibilità di vietare Bitcoin. L'istituzione sostiene che i primi detentori del BTC traggano vantaggio dai nuovi entranti, definendo questo fenomeno una redistribuzione iniqua della ricchezza. Nel report, si ipotizza il controllo dei prezzi o, in casi estremi, l'eliminazione di Bitcoin tramite leggi restrittive.
☠️ Gli economisti della BCE, Ulrich Bindseil e Jurgen Schaaf, reiterano la loro storica critica verso Bitcoin, descrivendolo come un sistema inefficiente e socialmente dannoso. Sostengono che, anche in uno scenario in cui Bitcoin continui a crescere, l'effetto ricchezza derivante dai guadagni di pochi sarebbe a scapito della maggioranza della popolazione, che non ne trarrebbe alcun beneficio.
☠️ L'approccio istituzionale si colloca nel contesto della futura introduzione del wallet europeo di identità digitale e della Central Bank Digital Currency (CBDC). L'esistenza di Bitcoin rappresenta una minaccia per questi strumenti, che mirano a centralizzare il controllo economico e a limitare la libertà individuale, proprio ciò che Bitcoin cerca di preservare.
☠️ La proposta della BCE fa parte di un'operazione più ampia coordinata a livello europeo, anticipando il rilascio delle nuove tecnologie finanziarie basate su CBDC. Le criptovalute, grazie alla loro natura decentralizzata, potrebbero sfuggire a questo controllo centralizzato, minacciando così il potere coercitivo che questi strumenti digitali cercano di esercitare.
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